Farsi le coccole è davvero importante. Le dimensioni affettive, sessuali e di relazione non possono prescindere da alcuni comportamenti che servono a mantenerle e a farle crescere; in altre parole, l’affetto, l’amore e la sessualità stessa passano attraverso gli atteggiamenti che ognuno, all’interno della coppia, manifesta nei confronti dell’altro/a.
Tali comportamenti di “nutrimento” della (e nella) relazione comprendono “prendersi cura”, “viziarsi” e “coccolarsi” a vicenda.
Farsi le coccole sono un indispensabile “strumento” per veicolare e trasmettere all’altro/a benessere, disponibilità, apertura.
Farsi le coccole, ricevere una coccola sono una questioni centrali, non solo nel rapporto di coppia.
Esistono numerosi tipi di coccole: le coccole fisiche, psicologiche, verbali, sonore.
Farsi le coccole fisiche sono quelle più di immediata lettura; un abbraccio, una carezza, un bacio, il solletico, lo sfiorarsi anche solo con il respiro.
Le coccole psicologiche sono tutte quelle attività e stimoli che ci gratificano e ci divertono.
Sono cibo per la nostra mente e per la nostra anima.
Sono tutte quelle stimolazioni a livello intellettuale che provocano un’emozione come guardare un bel film, un tramonto, un paesaggio, un quadro ma anche ricevere un complimento o ridere con gli amici.
Le coccole psicologiche possono essere verbali o no ma rappresentano, in ogni caso, un modo per comunicare affetto e amore.
Sono un riconoscimento, un apprezzamento. Sono la delicatezza con cui una parola viene pronunciata.
Le coccole sonore, infine, sono stimolazioni a livello uditivo che ci rilassano, che ci cullano. Una canzone, un mantra, una preghiera, una poesia letta ad alta voce.
La coccola, nella coppia, è uno strumento per dire delle cose attraverso un gesto, una parola sussurrata, la “sua”, la “nostra” canzona preferita. Un regalo inaspettato, il “piatto” preferito. Anche queste sono coccole.
Ma esiste una differenza tra uomini e donne?
E’ pensiero comune, suffragato da alcuni studi (vedi il modello del desiderio responsivo femminile della Basson, 2000) che la donna, a differenza dell’uomo, anche per ragioni evoluzionistiche, senta più forte la necessità di essere coccolata e gratificata per accendere (e accedere al) il desiderio anche di natura sessuale verso il partner.
La donna che non viene resa oggetto di attenzioni, anche di natura non esclusivamente sessuali, può non rendersi disponibile all’esperienza sessuale.
Al contrario, l’uomo, sulla base di meccanismi fisiologici differenti, può vivere la coccola come un momento non necessariamente legato all’intimità sessuale. Per alcuni uomini, la stessa può deprivare l’incontro di una connotazione erotica.
Tali differenze, al giorno d’oggi, sono peraltro sfumate adottando spesso, uomini e donne, modalità relazionali e intime appartenenti al sesso opposto; per esempio, sempre più uomini agiscono un desiderio di tipo responsivo e sempre più donne manifestano un’aggressività erotica “tipicamente” maschile.
Indipendentemente dal genere, la coccola rimane un modo prezioso per comunicare.
Rappresenta l’atto di donarsi reciprocamente.
Un tempo e uno spazio.
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