La gelosia fa bene alla coppia? Oggi affrontiamo un tema interessante per la maggior parte delle coppie.
“Vorrei passare tutta la vita con una dea irrazionale e sospettosa, con un assaggio di gelosia furibonda come contorno, e una bottiglia di vino che abbia il tuo sapore e un bicchiere che non sia mai vuoto…”
(dal film “Un’ottima annata” di Ridley Scott)
Con le coppie spesso affronto il tema della gelosia. Ma la gelosia fa bene alla coppia?
Le coppie che portano in terapia un calo del desiderio, in particolare, raccontano di rapporti sessuali che si sono ridotti, di una sessualità meccanica e noiosa, di un’intimità e una complicità che hanno lasciato il posto al gesto quotidiano, familiare, uguale a sé stesso.
Una delle prime domande che pongo è “se sono gelosi l’uno/a dell’altro/a”.
Orgogliosi, molti mi rispondono “assolutamente no”, “non me ne ha mai dato motivo”, “non siamo gelosi l’uno dell’altra”.
Spesso ribatto provocatoriamente che potrebbe essere un male.
Essere gelosi e/o rendere geloso/a il/la nostro/a partner può rappresentare un prezioso strumento per risvegliare un desiderio assopito e combattere la noia relazionale e sessuale.
Il termine “gelosia” deriva da “zelo”, il geloso è colui “pieno di zelo”, dedito e attento ad un compito, con impegno assiduo e sollecito; ancora, lo “zelo” è passione profonda e tenace (dal greco, zelos).
La gelosia può quindi essere interpretata come dedizione e attenzione per l’altro/a.
Come quel sentimento che ci attiva, che ci spinge verso il partner, che non lo considera “scontato”.
Certo, è necessario distinguere una gelosia “sana e funzionale” dalla gelosia “patologica” caratterizzata da aspetti di possessività e di controllo, deliranti e/o ossessivi, che non permettono una buona “evoluzione” della coppia.
“Se è vero che la gelosia proviene dalla parte più arcaica del nostro cervello, se non addirittura dalla nostra parentela animale, come farebbero pensare i combattimenti fra i galli, le zuffe fra i gatti, i duelli dei cervi sulla montagna, allora dalla gelosia non ci si difende ritenendosi immuni e quindi negandola, ma, come scrive Willy Pasini, “civilizzandola”, separando progressivamente l’amore dalla possessività […]”
Il sentimento della gelosia, “civilizzato”, può quindi trasformarsi in qualcosa che ci aiuta paradossalmente ad alimentare il desiderio e la passione sfidando e lottando, giorno dopo giorno, per conquistare l’amore e l’impegno.
Ma quali sono le caratteristiche e le funzioni della gelosia?
- Esiste una “sana” gelosia ed esiste quella patologica, non funzionale bensì “malata”;
- Una “sana” gelosia è quel sentimento per il quale “ci impegniamo perché il/la nostro/a partner ci scelga ogni giorno”;
- Una “sana” gelosia può rinvigorire e nutrire un desiderio spento e alimentare l’intimità e la complicità di coppia;
- Una “sana” gelosia può proteggere la coppia da tradimenti e infedeltà, una gelosia “patologica” può invece facilitarne l’accadimento per il suo carattere “controllante”;
- Una “sana” gelosia, infine, può renderci più attivi, attenti e propositivi verso il/la partner e maggiormente impegnati nella relazione.
Insomma, la gelosia fa bene alla coppia?
Bibliografia:
Galimberti, U., “Le cose dell’amore”, Ed. Feltrinelli, Milano, 2004.
Pasini, W., “Gelosia. L’altra faccia dell’amore”, Ed. Mondadori, 2003.
Perel, E., “Cosi fan tutti. Ripensare l’infedeltà”, Ed. Solferino, Milano, 2018
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