Al giorno d’oggi, tra le cause del nostro calo del desiderio ovvero “non aver voglia di fare l’amore” o “fare sesso” con il nostro/a partner ci possono essere la crisi economica e professionale.
Cosa ci fa arrivare stanchi a casa?
Come la stanchezza fa sì che non ci sia spazio per coccole e carezze?
Tra le cause di un calo del desiderio o dell’eccitazione ci possono essere le preoccupazioni per il lavoro o economiche?
La risposta è sì.
Molti studiosi e molti sondaggi ne parlano. Secondo le ricerche, i timori, per quanto riguarda gli uomini e le donne, appaiono però differenti.
I primi appaiono focalizzati sull’aspetto lavorativo e di performance perdendo di vista il resto, le seconde sono sempre più “stressate” per dover sopperire a molteplici ruoli di mamma, lavoratrice, casalinga, amante, compagna, ecc…
La crisi della coppia riconducibile a un particolare periodo di difficoltà lavorativa o economica spesso non e’ “scorporabile” da altre dinamiche che possono essere “precedenti” alla crisi o sopraggiunte con quest’ultima. La sua stessa natura può non essere di immediata lettura.
Si tratta di una difficoltà che si è manifestata in seguito a problemi di tipo economico o a causa della perdita di una posizione professionale? O a seguito di entrambe le situazioni?
Problemi economici o lavorativi possono poi avere un “peso” diverso sul calo del desiderio per i due partner; teniamo presente che lo status economico o professionale è fortemente legato ( per molte persone) al senso di ‘ identità e appartenenza e di conseguenza la loro mancanza può portare a stati di malessere anche e , soprattutto, di natura psicologica.
La sessualità, in quanto fondamentale canale di comunicazione all’interno della coppia, può allora risentire della condizione di difficoltà e divenire “vettore” per esprimere al compagno/a il proprio disagio attraverso comportamenti di rifiuto e evitamento.
Tutto ciò si traduce in calo del desiderio e con “non aver voglia di condividere momenti di intimità”, “non poter staccare la spina”, “non poter perdere il controllo della situazione”.
Ma la crisi, come dice la parole stessa, è un passaggio da uno stato ad un altro; può essere, proprio per questo, preziosa occasione per rinegoziare i ruoli e i compiti all’interno della relazione, anche quelli sessuali. Come dire che nei momenti di crisi si “ridisegna la coppia” e si condividono nuove regole.
Esiste quindi un modo per uscirne?
La risposta è sì, se ci si mette in gioco con l’aiuto di alcune indicazioni:
- Parlare e contestualizzare: affrontare il problema significa parlare con il proprio partner o con una persona di fiducia circa ciò che sta accadendo. Ovviamente dichiararsi al proprio/a partner permette di non escludere l’altro, significativo per noi. Ciò permette di esprimere anche le proprie frustrazioni e paure. Il timore del giudizio altrui o le conseguenze di un’esternazione possono impedire la condivisione ma bisogna ricordare che non parlare di un problema rende quel problema ancora più “grande”; parlarne significa “oggettivarlo” e affermare “io ho il problema” e non “io sono il problema”. “Contestualizzare”, infine, il problema, se ricondotto ad una crisi momentanea, può aiutare a “ridimensionarlo” e quindi ad affrontarlo con maggiore efficacia.
- Fare da punto di riferimento e sostegno qualora sia uno dei due partners ad essere in difficoltà: quando ci si trova di fronte ad un calo o assenza del desiderio sessuale, spesso ciò riguarda uno solo dei partners.Tenendo presente la differente capacità di affrontare lo stress e le difficoltà, importante per chi non sta vivendo il problema direttamente è fare da “punto di riferimento” per il compagno o la compagna in modo che quest’ultimo/a possa sentirsi “compreso” e “sostenuto”. Chi sostiene, dall’altra parte, può sentire di avere una ruolo importante e utile per il benessere di entrambi.
- Analizzare insieme il budget familiare e tenerne conto: pianificare insieme le spese e i guadagni, progettare insieme gli acquisti può favorire la condivisione e la progettualità’. Avere un “quadro” complessivo della situazione la rende maggiormente tangibile e, di conseguenza, affrontabile.
- Trovare un momento per le “coccole”: Ritagliare uno spazio (una serata al cinema, una cena a due, ecc.) per la coppia è fondamentale. Una sorta di momento “blindato”, lontano dalla routine quotidiana (cellulari, impegni, contatti, ecc.) favorisce la complicità, la vicinanza e l’intimità. Una ritrovata passione può alimentare l’unione e facilitare la comunicazione all’interno del rapporto.
- Garantirsi una rete parentale e amicale di sostegno: il sostegno “allargato” permette alla coppia di prendere respiro. La famiglia e gli amici possono essere una preziosa risorsa, se “gestiti” bene, per supportare la diade in situazioni di crisi economica, lavorativa e quindi personale.
- Chiedere aiuto, se necessario, ad un professionista: il professionista, solitamente, uno/una psicoterapeuta (meglio se con esperienza in terapia di coppia e/o specializzato/a in sessuologia) può valutare e condividere un percorso volto al miglioramento della comunicazione, alla condivisione di progetti e all’incremento della complicità mettendo in evidenza e rafforzando, nello stesso tempo, nuove regole e nuovi ruoli.
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