Oramai i sex toys non fanno più scandalo.
Programmi televisivi analizzano il fenomeno, si organizzano laboratori esperienziali sull’arte del loro utilizzo, forum e articoli su internet ne parlano sempre più assiduamente.
In ambito sessuologico e terapeutico, ne viene indicato l’uso nel trattamento di alcuni disturbi come quelli del desiderio, dell’eccitazione o dell’orgasmo.
Vibratori, dildi, palline, cinture, stimolatori high tech, coni e paperette vibranti, gel lubrificanti e stimolanti, oli profumati sono i più conosciuti. Perfino alcune applicazioni dello smartphone (es. myVibe) sono state pensate per offrire piacevoli sensazioni.
Ma si possono utilizzare anche oggetti insospettabili che possono rientrare, se utilizzati in un determinato modo, tra i giocattoli sessuali quali mestoli, spazzolini elettrici, cellulari, cravatte, sciarpe, docciette della doccia ecc.
Di conseguenza, le possibilità di utilizzo appaiono numerose: giocare con il cibo e i mestoli della cucina, usare un olio profumato per un massaggio, bendare il proprio partner con una sciarpa per rendere stuzzicante un incontro, fare un bagno caldo e profumato al lume di candela, stimolarsi con i sex toys sotto la doccia e ovviamente molto altro.
Sebbene le possibilità di accesso all’acquisto siano molteplici (negozi on line, sexy shop, alcune grandi catene commerciali quali la Rinascente in Italia) i sex toys non appaiono “sdoganati del tutto”.
Spesso questi oggetti sono considerati “ostacolo” per la realizzazione di un autentico incontro sessuale e/o “d’amore”, come se non si fosse in due bensì in tre (nel caso della coppia); altre volte sono descritti come una sorta di “perversione” in quanto toglierebbero “sacralità” ad un atto così intimo come quello sessuale.
In particolare, molte donne, prigioniere di preconcetti sulla sessualità e sulla ricerca del piacere femminile, vivono un perenne “contenzioso” tra il senso di vergogna e il desiderio ( o la curiosità, perchè no?) di provare nuovi modi di stare nella relazione, giocare, esplorare. Del resto, i genitali femminili, per la loro peculiarità anatomica, meglio si prestano alle molteplici varianti di stimolazione (vaginale, clitoridea, anale, uretrale) e quindi di piacere.
Non perdendo di vista l’importanza di un’accurata igiene in caso di un loro uso (le norme igieniche vogliono l’obbligo di lavare o sterilizzare i sex toys prima e dopo ogni rapporto, di utilizzare sempre il preservativo o un guanto in lattice, di non acquistare giocattoli prodotti con materiali scadenti e di non improvvisarsi in pratiche estreme e pericolose), le donne possono usufruire di tutta una serie di possibilità di divertirsi in compagnia o da sole.
I sex toys rappresentano, quindi, uno strumento prezioso che apre la strada ad un nuovo modo di sentire e di provare nel rispetto del proprio e dell’altrui corpo.
La regola rimane quella di un uso consapevole e responsabile, dove non ci deve essere spazio per alcun genere di costrizione.
Che siano quindi la libertà, la creatività e la voglia di sperimentare a fare da guida purché ci sia un continuo “danzare” con il nostro senso di responsabilità.
E largo spazio, quindi, alla fantasia!
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