Il desiderio sessuale ai tempi di internet. Come professionista, sempre più spesso, mi chiedo quale impatto possano avere le nuove tecnologie, e in particolare internet, sulla relazione di coppia e sul desiderio sessuale.
E, quindi, come e in che misura tenerne conto in terapia.
Le coppie che incontro raccontano che, in molti casi, trovano difficile ritagliarsi un momento tutto per loro (e per il loro desiderio) perché continuamente distratti dall’uso di tablet, Smartphone, portatili.
Altre coppie portano in terapia storie di tradimenti e relazioni extraconiugali nate in rete.
Storie di messaggi, chat, mail.
Mi chiedo a che punto ci si deve fermare. Se ci si deve fermare. Perché la sensazione è che tutte queste relazioni siano contaminate, sporcate, sovraffollate.
Oggi tutto è a portata di mano, facilmente accessibile.
Tutto il nostro “mondo relazionale” passa ora attraverso Facebook, Instagram, Whatsapp.
Lo stesso modo d’incontrarsi è cambiato; numerosi sono i siti d’incontro, le chat, le applicazioni.
Il desiderio sessuale ai tempi di internet può essere “potenziato” perché libero in uno spazio virtuale ma allo stesso tempo minacciato perché soffocato, sostituito, trasformato come ad esempio nel caso delle dipendenze sessuali.
Tutto si gioca in rete. O quasi. Willy Pasini parla di extimità per descrivere quei processi recenti attraverso i quali si mettono in vetrina le nostre emozioni, i nostri sentimenti, il nostro modo di vivere i rapporti e la sessualità. A discapito dell’intimità.
Internet, i social network e le chat hanno almeno un duplice effetto sulla relazione di coppia e di conseguenza sul desiderio sessuale: da una parte, riducono al minimo le possibilità (già poche per impegni lavorativi, personali e familiari) di incontro (anche di natura sessuale), dall’altra non permettono che quell’incontro sia “senza distrazioni”. E quindi il desiderio sessuale ai tempi di internet può venirne meno.
Lo scopo diviene quello di stabilire (o ristabilire) delle regole all’interno della coppia per far sì che il desiderio possa avere diritto di cittadinanza.
Tali semplici regole (ma ce ne possono essere altre) ci aiutano ad orientarci:
- Prendere consapevolezza della presenza di un “terzo” di cui tener conto nelle dinamiche e nei giochi di coppia;
- Fissare momenti “blindati” (senza interferenze) per la coppia durante la settimana;
- Circoscrivere le attività come consultare i social network, leggere mail o sms ad orari specifici, meglio se concordati;
- Avere password private in quanto paradossalmente ciò riduce il rischio di fraintendimenti, evita ricerche per conferme in caso di dubbio, permette di darsi la possibilità di una fiducia reciproca e di avere ognuno il proprio spazio di manovra.
Ovviamente le regole di cui sopra sono indicative e non valgono per qualsiasi coppia o situazione.
La regola di base rimane quello di un uso consapevole delle nuove tecnologie che tenga conto dei tempi della coppia e del loro desiderio e che permetta un’integrazione tra il mondo fuori ed il mondo dentro.
Consigli bibliografici:
Pasini, W., La riscoperta dell’intimità. Tra sesso e computer la rivincita dei sentimenti, 2009, Ed. Mondadori, Milano.
Consigli cinematografici:
“Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, Italia, 2016.
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