A proposito di tradimento e desiderio nella coppia:
“A volte, quando cerchiamo lo sguardo di un altro, non è dal nostro partner che ci stiamo allontanando, ma dalla persona che siamo diventati. Non cerchiamo tanto un altro amante quanto un’altra versione di noi stessi”
(in Così fan tutti. Ripensare L’infedeltà, Esther Perel)
Nell’ambito del Tradimento e desiderio nella coppia, in quanto terapeuta di coppia e sessuale, mi occupo spesso di infedeltà.
Non c’è evento più doloroso di un tradimento, le coppie che chiedono aiuto dopo un tradimento sono coppie che devono fare i conti con il passato, con il presente e con il futuro della loro relazione.
Relativamente al tradimento e desiderio nella coppia, da un punto di vista sociologico, la coppia di ieri (tradizionale) durava di più per i ruoli fissi e per una infedeltà quasi legittimata; oggi la coppia si basa più su un ideale romantico (attrazione e desiderio) che su questioni economiche e di ruolo.
L’ infedeltà mina, quindi, molto di più alla stabilità della coppia (oggi tradisco non perché sono infelice ma perché potrei essere più felice)
Esther Perel, psicoterapeuta di coppia, afferma “per quanto noi inguaribili romantici odiamo ammetterlo, i matrimoni fondati sull’attrazione e l’amore sono spesso più fragili di quelli basati su motivi materiali (anche se non significa che i vecchi matrimoni fossero più felici). Ci rendono più vulnerabili ai capricci del cuore umano e all’ombra del tradimento”.
Al giorno d’oggi, il tradimento e desiderio nella coppia ha molteplici facce, dalla relazione extraconiugale alla dipendenza dai siti web e chat alla prostituzione.
Poi c’è il tradimento singolo oppure reiterato. Ognuna di queste situazioni porta con sé il suo bagaglio di dolore, sofferenza, disorientamento, rabbia, gelosia, invidia, frustrazione, delusione, paura, senso di minaccia, senso di solitudine.
Per superare l’esperienza del tradimento (ricordiamo che il vissuto della persona tradita è equiparabile alla sintomatologia del disturbo post-traumatico da stress), e ritrovare l’intesa a due, si devono necessariamente attraversare alcune fasi; Gottman parla di tre fasi, la fase dell’espiazione, quella della sintonizzazione e infine quella dell’attaccamento.
Esther Perel descrive una prima fase di crisi, una seconda di costruzione del significato e una terza di visualizzazione.
In ogni caso c’è una prima fase di espiazione (per il/la traditore/trice) e/o una fase di crisi in cui l’attenzione debba essere per chi ha subito per poi traghettare in fasi dove c’è spazio per l’Altro e per l’incontro e la costruzione di nuovi significati all’interno della relazione (compreso un nuovo modo di vivere la sessualità e il desiderio).
Sicuramente il tradimento all’interno di una coppia influenza il desiderio sessuale:
- il desiderio può subire un calo iniziale (nel momento della scoperta e/o rivelazione) per poi aumentare;
- al tempo stesso la passione può accendersi da subito al fine di riprendere il controllo della situazione preesistente (certi partner traditi misurano la “fedeltà” del/lla partner, e l’esclusività del rapporto post-tradimento, in base al numero di rapporti sessuali o alla predisposizione di quest’ultimi/e a cercarli sessualmente);
- sentimenti ed emozioni come la rabbia e la delusione, soprattutto inizialmente, possono impattare sul desiderio sessuale della vittima facendolo precipitare; ricordiamo che l’esperienza del tradimento è, per sintomatologia, comparabile al disturbo post-traumatico da stress;
- Il desiderio e la spinta sessuale verso colui/colei che ha agito il tradimento possono manifestarsi solo dopo o durante una fase di espiazione in cui ci sono state spiegazioni e/o verbalizzazioni dell’accaduto.
Cosa può fare la coppia per superare un tradimento?
- La vittima avrà bisogno di spiegazioni e descrizioni di ciò che è accaduto; nella fase iniziale meglio evitare di farsi raccontare (ed ascoltare) i particolari di natura intima e sessuale della relazione clandestina;
- Il colpevole dovrà spiegare chiedendo più volte “scusa”, dimostrandosi quindi disponibile ad accogliere la frustrazione e la collera del/lla partner ed assumendosi le sue responsabilità; scrive Perel (parlando del colpevole): “il passaggio dalla vergogna al senso di colpa è cruciale; la vergogna è uno stato di egocentrismo, mentre il senso di colpa è una reazione empatica, relazionale, ispirata dal dolore causato a un altro. Nei casi di trauma, la guarigione ha inizio quando il colpevole riconosce il dolore che ha inflitto”;
- La vittima dovrà assumersi altrettanto le sue responsabilità di ciò che è accaduto; il concetto di co-resposabilità è fondamentale per dare un significato a ciò che si è subito;
- L’avvicinamento intimo ed emotivo all’interno della coppia deve avvenire gradualmente, senza fretta, anche solo attraverso dei semplici rituali di contatto (stare vicini, tenersi per mano);
- La vittima deve avere lo spazio e il tempo per ri-trovarsi e raccontarsi di nuovo circa una storia biografica e di coppia che ad un certo punto va in frantumi, che non era quella che credeva; afferma Anna Fels “Forse derubare qualcuno della sua storia è il tradimento più grande di tutti”;
- Anche il partner colpevole deve “ricostruirsi”, a volte l’esperienza del tradimento può essere l’occasione per incontrare nuovi aspetti di sé anche di natura sessuale, le predisposizioni, i gusti, le preferenze che mai avrebbe condiviso prima con il/la proprio/a partner ufficiale”
- Individuare, infine, un “depositario” (quale ad es. un terapeuta), per tutto quell’insieme di sentimenti quali paure, angosce, timori, senso di inadeguatezza, senso di solitudine, senso di disorientamento che la coppia prova allo scopo di iniziare a darci una forma, una collocazione ed infine un significato. La terapia diventa lo spazio dove fare tutto ciò.
Bibliografia
Esther Perel “Così fan tutti. Ripensare l’infedeltà”, ed. Solferino, Milano, 2017.
John M. Gottman, Julie S.Gottman “Dieci principi per una terapia di coppia efficace”, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2017.
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