Vaginismo e vulvodinia esistono differenze?
E’ importante fare una distinzione tra dispareunia, la cui maggiore causa è la vulvodinia, e vaginismo. Non è così raro trovare professionisti preparati o libri sulla sessualità che facilmente confondono i due disturbi.
Entrambi sono classificati come disturbi da dolore sessuale. Ci sono però differenze sostanziali tra un quadro e l’altro: il vaginismo è uno spasmo involontario del terzo esterno della vagina e dei muscoli perianali; si tratta di contrazioni involontarie che non permettono l’inserimento vaginale del pene, delle dita o di qualsiasi altro oggetto.
La vulvodinia è un dolore e/o discomfort a livello vulvare, ( solitamente bruciore), diffuso o localizzato, spontaneo, provocato o misto, in assenza di un corrispettivo di natura organica che ne possa giustificare l’entità percettiva.
La vulvodinia è la prima causa di dispareunia femminile (dolore).
Nel vaginismo non c’è dolore ma paura del dolore e “semmai una sensazione di fastidio”, quindi la donna manifesta un atteggiamento di evitamento fobico circa tutte quelle situazioni che possano implicare l’inserimento in vagina del pene, delle dita o di un oggetto come, ad esempio, il rapporto sessuale o la visita ginecologica.
Nel vaginismo rimane intatto il desiderio sessuale ma è presente una risposta “involontaria” di evitamento e fuga. Le attività extracoitali vengono vissute come sufficientemente appaganti (stimolazione manuale, sesso orale, anale). Non è infrequente che la donna arrivi in terapia per un desiderio di gravidanza.
Nel caso della vulvodinia c’è dolore effettivamente percepito e paura del dolore in una sorta di circolo che si autorinforza vicendevolmente.
Più sento dolore, più eviterò le situazioni che lo possono causare, più il mio desiderio diminuirà. Quindi c’è consapevolezza e intenzionalità nell’evitare per es. il contatto sessuale. In questo caso, possono manifestarsi scarsa lubrificazione (che nel vaginismo non è presente) e calo del desiderio. Come conseguenza può svilupparsi un vaginismo secondario.
Le attività extra coitali, seppur praticate, vengono vissute come sesso di serie “B” e quindi non particolarmente sentite come soddisfacenti.
Fare una diagnosi differenziale tra vaginismo e vulvodinia è fondamentale per il loro trattamento in quanto la terapia è mirata alla gestione di aspetti sessuali, psichici e relazionali estremamente diversi.
Se avete dubbi, è doveroso affidarsi ad un professionista sessuologo e/o un medico/ginecologo competente in materia sia per la diagnosi che per la cura.
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